A Natale il rosso non può mancare

A Natale il rosso non può mancare

Luci colorate, strade piene di addobbi, tavole imbandite, tutto si tinge di rosso: è arrivato il Natale. Il rosso, colore della passione per antonomasia, in questo particolare periodo di festa si spoglia del suo significato romantico per ricoprire un ruolo più tradizionale. Il motivo per cui si utilizza questo colore? Forse è legato alla sua simbologia.

Simbologia del colore rosso

Si pensa che il rosso, oltre ad essere il primo colore dell’arcobaleno, sia il primo colore percepito dai bambini. Sin dai tempi più antichi, infatti, il colore rosso è ricco di significati. Primo fra tutti rappresenta il colore della vita: rosso è il sangue, i muscoli e tutto ciò che è legato al corpo. Il secondo significato che gli viene attribuito è quello della nascita e rinascita, sia religiosa che pagana. Ma il rosso è simbolo anche di potenza, eleganza e regalità tant’è che le massime autorità notoriamente sono dipinte con mantelli rossi. Ed è forse per questo motivo che il rosso è diventato il colore del Natale. Tutto risale al culto di San Nicola di Bari protagonista di molti racconti riguardanti miracoli a favore di poveri e protettore dei bambini.  San Nicola, che in tedesco diventa Sankt Nikolaus abbreviato in Sanda Klaus, sarebbe proprio il progenitore di Babbo Natale. Iconograficamente San Nicola è sempre rappresentato con abiti rossi, ed ecco spiegato la consueta uniforme di Babbo Natale.

Il rosso: breve storia di un colore

Riprodurre l’affascinante colore simbolo di vita non è stato per niente semplice per i nostri antenati. Il primo esempio di utilizzo del rosso risale al Paleolitico nei graffiti rupestri delle grotte di Lascaux e in quelle di Altamira. Di certo non è il rosso brillante a cui siamo abituati oggi poiché derivato dagli ossidi naturali del ferro e dell’ematite, più simile quindi al colore della ruggine. Da allora l’uomo ha cercato di ottenere rossi con ogni mezzo, tentando di renderlo sempre più puro e brillante.

pigmento rosso in polvere
pigmento rosso in polvere

Famoso è il rosso Porpora di Tiro scoperto dai Fenici nelle conchiglie del genere Murex, che tingevano stoffe pregiatissime (e costosissime). La storia del rosso prosegue poi con la scoperta delle radici della pianta di Robbia, tipica dell’area mediterranea, da cui si ottiene il rosso di garanza o alizarina. Con la scoperta dell’America arrivò anche la cocciniglia, un piccolo insetto che vive nei cactus messicani. L’essicamento e successiva macinazione della cocciniglia (Kermes Ilicis) produce un pigmento dal colore noto con il nome di chermes. Il rosso venne poi ottenuto tramite macinazione dei minerali, il più celebre è il rubino, ritenuto d’immenso valore sin dai tempi antichi.

Di sicuro il rosso è tra i colori più importanti per la tavolozza di un pittore e tra quelli storicamente più utilizzati non si possono dimenticare il rosso di cadmio, il vermiglione o cinabro, il carminio di garanza e le varie lacche rosse. Il rosso è sempre stato quindi un colore raro e difficile da ottenere e per questo ricco di significati di grande valore, non solo economico ma anche spirituale…proprio come dovrebbe essere il Natale!

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