L’amore è uno dei sentimenti che più ha ispirato gli artisti ed oggi, in occasione della Giornata internazionale del bacio, è difficile non pensare ad uno dei pezzi più iconici della storia dell’arte mondiale: Il bacio di Gustave Klimt. L’opera riscuote fin da subito un enorme successo e venne immediatamente acquistata da l’Österreichische Galerie Belvedere, dove si trova ancora oggi. Proprio per questo motivo Il Bacio di Klimt è uno dei quadri più riprodotti della Storia dell’Arte, tanto che in Austria è stata coniata una moneta rappresentante l’immagine dell’opera e del suo autore.
Curiosità sull’opera
Il Bacio è un dipinto ad olio su tela di grandi dimensioni (180 x 180 cm) realizzato tra il 1907 e il 1908 dal pittore austriaco Gustav Klimt. Negli anni, molte voci sono uscite riguardo l’identità degli amanti che appaiono nell’opera. Secondo alcuni potrebbe trattarsi dell’autoritratto dello stesso pittore accanto ad Emilie Flöge (sua compagna di vita). Altri sospettano che la donna ritratta sia un’altra delle sue muse: Adele Bloch-Bauer.
Probabilmente Klimt dipinse questo quadro durante un momento critico della sua vita. Infatti, prima di dipingere quest’opera, l’artista ricevette molte critiche sui i dipinti realizzati durante il periodo all’Università. Il bacio rappresentò una svolta!
Esposto per la prima volta nel 1908 a Vienna, nell’ambito dell’esposizione del Kunstschau, reputato il miglior lavoro esposto. Il successo fu tanto che l’opera venne immediatamente comprata nel 1908 dall’Österreichische Galerie Belvedere per una cifra record.
Come si riproduce un dipinto così famoso?
Secondo la legge, la riproduzione di opere d’arte è un’operazione che consiste nella moltiplicazione in copie, di tutta o parte, dell’opera. Tale diritto appartiene esclusivamente all’autore e non si trasmette con la cessione dell’opera. Tuttavia, è possibile copiare fin nel minimo dettaglio un’opera d’arte, purché non la si spacci per autentica: si parla di falso d’autore.
È necessario dichiarare esplicitamente che l’opera non è autentica, mediante annotazione scritta sull’opera o, quando ciò non è possibile, tramite dichiarazione consegnata al momento dell’esposizione o della vendita. Dunque, per vendere un falso è necessario munirsi di un vero e proprio “certificato di falso d’autore” che permette di garantire all’acquirente che l’opera che sta acquistando non è un originale!
Alcuni falsi d’autore riproducono alla perfezione le opere a cui si riferiscono. Per questo motivo, anche i falsi d’autore di alta qualità necessitano a loro volta di essere protetti dalla contraffazione. Per questo Aries rappresenta un alleato in grado di favorire le operazioni di compravendita, prestito e trasporto.
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