Scopriamo i materiali: DNArt e la tela

Scopriamo i materiali: DNArt e la tela

DNArt è un innovativo sistema di anticontraffazione basato sul DNA, l’unico applicabile su qualsiasi tipologia di opera d’arte perché basato su tecniche compatibili con la produzione, la conservazione e il restauro dei beni artistici. Aries s.r.l. ha messo a punto questa tecnologia in modo tale che potesse essere applicata a qualsiasi materiale artistico. A cominciare dalla tela.

La tela antica

L’uso della tela in pittura è antichissimo: si tratta di un materiale molto usato sia nei decori sia come supporto delle opere create. Esempi di tele decorate sono stati trovati sotto forma di frammenti perfino nella pittura egiziana e si hanno notizie di utilizzo anche nella pittura romana.

Durante il periodo bizantino (Vsec), le tele venivano sfruttate nella preparazione delle tavole (incamottatura) ricoperte poi da uno strato piuttosto spesso di gesso e colla (ammanitura); in questo modo si ottenevano superfici più uniformi e si ovviava ai problemi legati alle escursioni cui è soggetto il legno per il calore o l’umidità. Alcuni esempi di questa modalità sono l’“Acheropita” di S. Giovanni in Laterano (V-VI Sec.) e la “Madonna della Clemenza” di S. Maria in Trastevere (VI-VII Sec.), in cui la pittura è stesa ad encausto direttamente sulla tela incollata su tavola, senza lo strato di preparazione.

Madonna-della-Clemenza-S.-Maria-in-Trastevere

Tra la metà del ‘200 e almeno fino al ‘500 la tela si usa negli stendardi da processione come insegna delle varie confraternite, dipinta da entrambi i lati. Anche nel Nord Europa, tra il il XV e il XVI Sec., le tele sono impiegate come stendardi, paliotti o arredi sacri.

Nel Rinascimento (XV – XVII Sec.) si comincia ad osservare un maggiore utilizzo delle tele, non più incollate su tavola ma sostenute da un apposito telaio ligneo. In questa epoca, le tele sono molto sottili, in lino e con assenza di preparazione (Tela rensa). Alcuni esempi si trovano nel Mantegna e in Dürer. Successivamente si comincia a vedere una tela con trama più marcata e montata su telaio, soprattutto a Venezia in cui ha grandissima diffusione nella seconda metà del Quattrocento.

Verso la fine del ‘500 le innovazioni tecniche portano all’uso di altri tessuti, tra cui spiccano Canapa e Juta. La prima in particolare diventa il materiale prediletto per tele a grana grossa e trama rigida dal Seicento in poi, perché risulta adatta a esecuzioni più libere o a opere di dimensioni maggiori.

La tela moderna

Nella seconda metà del Settecento compaiono tele di qualità più fine, con tessitura più fitta, e alla canapa si affianca un ampio utilizzo del lino. L’artista stesso si occupa della stesura dello strato preparatorio e costruisce i supporti artigianalmente. Tuttavia, verso la fine del secolo inizia a diffondersi l’utilizzo di tele prodotte industrialmente di misura standard a seconda del soggetto dipinto. L’Ottocento è segnato dalla produzione di tele industriali caratterizzate da sottigliezza e trama molto stretta. Le tele sono vendute già con la preparazione applicata o da rotolo o in 20 formati standard già stesi su telaio. Vengono anche introdotti nuovi filati: tele di cotone olona e in via sperimentale lana e cocco.

Tipologie-di-tela: (a)poliestere, (b) lino, (c)yuta, (d)cotone e lino, (e)cotone, (f) cotone e poliestere.

Dal XX Secolo in poi, la produzione di tele industriali ha sviluppato nuovi prodotti misti. In particolare, si possono trovare in commercio molte tele in cotone filato insieme a fibre di poliestere, o più raramente nylon, per dare maggiore resistenza alla fibra vegetale. Si possono ancora trovare tele in lino (molto costose) e tele in cotone + lino. La preparazione dei supporti è detta preparazione universale (composta principalmente da colle sintetiche e gesso), che può essere utilizzata in ogni tipo di tecnica pittorica, oppure da una o più mani di colla di coniglio e diverse mani di fondo a base di bianco di titanio e resine acriliche, più adatta per le stesure ad olio. I prezzi sono variabili in base al tipo di materiale e i formati possono essere in rotoli o già fissati su telai di varie dimensioni.

Se vi interessa conoscere l’applicazione del sistema DNArt alla tela andate a leggere l’articolo La marcatura delle opere in tela. Inoltre vi consigliamo anche di leggere “Conoscere i materiali: i colori” e “Conoscere i materiali: il legno“.